L’Arci contro la mafia a Porta a porta

posta-a-porta1La presenza del figlio di Riina a Porta a Porta è un oltraggio per tutte le italiane e gli italiani onesti. La dichiarazione di Francesca Chivacci, presidente nazionale dell’Arci.
«Con stupore e indignazione apprendiamo che questa sera a Porta a Portaverrà trasmessa, con la scusa della presentazione di un suo libro, un’intervista al figlio di Totò Riina. Si vuole piegare il servizio pubblico radiotelevisivo ad una operazione che sconfina nel puro negazionismo.

 

E’ difficile combattere le mafie e la criminalità organizzata, in tutti i loro aspetti e le loro manifestazioni, se le si accredita addirittura nelle trasmissioni televisive di più larga diffusione. D’altro canto non è la prima volta che e accade e perciò è ancora più grave.

Non molto tempo fa comparirono nel salotto di Bruno Vespa il figlio e la nipote del boss Vittorio Casamonica, i cui funerali show il 20 agosto a Roma indignarono il paese intero.

Di questo passo assisteremo alle interviste ai portantini delle icone religiose che durante le processioni fanno l’inchino davanti all’abitazione del mafioso locale?

 

La Commissione di vigilanza Rai  deve intervenire subito per evitare questo nuova offesa a chi ogni giorno si impegna contro la criminalità organizzata.  Deve richiamare i vertici Rai al rispetto dei principi di una corretta informazione  a  difesa della legalità democratica cui un servizio pubblico, sostenuto dal canone pagato dai cittadini, è inderogabilmente tenuto.

 

Da parte nostra, continueremo con ancora più convinzione il nostro impegno nell’antimafia sociale, dando appuntamento, come ogni anno,  a centinaia di ragazze e ragazzi nei campi della legalità organizzati nei beni confiscati alle mafie». [[Francesca Chivacci, presidente nazionale Arci]]

 

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