Per il diritto all’informazione/ Mi riprendo il manifesto

L’Arci, da sempre impegnata per i Diritti, sostiene con convinzione e determinazione la Campagna a difesa delle voci indipendenti della stampa italiana colpite da provvedimenti ingiusti che possono nuocere gravemente alla democrazia e limitare le libertà di tutte e tutti. Particolarmente importante appare la  difesa del diritto all’informazione de Il manifesto che in una fase delicatissima potrebbe essere stroncato dai tagli all’investimento pubblico previsti nella legge di Stabilità con effetti addirittura retroattivi che negano risorse già determinate e vitali. Leggi la presa di posizione sui tagli all’editoria  e nel seguito dell’articolo l’appello per la Campagna di sostegno a Il Manifesto della presidente nazionale dell’Arci Francesca Chiavacci.

 

Campagna di sostegno al quotidiano “Il manifesto”

Il Consiglio nazionale dell’Arci ha deciso di sostenere la campagna “Mi riprendo il manifesto”, finalizzata al riacquisto della testata dalla liquidazione coatta amministrativa avvenuta due anni fa.  L’impresa è particolarmente difficile, perché si tratta di raccogliere un milione di euro entro la fine del 2014, data intorno alla quale  i liquidatori metteranno all’asta la testata.

Per riuscirci, il Manifesto chiede un impegno collettivo, il sostegno di chi è convinto della necessità che un giornale  libero e indipendente, uno dei pochi esplicitamente di sinistra, continui la sua  avventura iniziata nell’ormai lontano 1971, senza altri ‘padroni’ che i propri lavoratori e lavoratrici, oltre che i lettori e le lettrici.

In tutti questi anni anche noi abbiamo imparato che l’indipendenza è stata ed è la grande forza del Manifesto. Non avere un editore, né un socio finanziatore, nessuno che dall’esterno imponga la linea editoriale.  E’ quindi interesse di chiunque creda nella libertà e nel pluralismo dell’informazione evitare che il quotidiano perda questa caratteristica.  Questo compito non può essere affrontato e garantito solo dal collettivo del giornale, tanto più alla luce dei tagli, previsti nella legge di Stabilità,  che colpiranno l’editoria, rischiando di  costringere alla chiusura tantissime testate – cooperative, non profit, locali – che non potranno più contare sul sostegno pubblico. Perciò c’è bisogno di una forte mobilitazione di tutti, che in questo caso significa volontà di donare anche poco, facendolo però in tanti.

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Per ulteriori informazioni consultare il sito  http://miriprendoilmanifesto.it

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