Un grazie per l’impegno e un coraggio per il lavoro futuro

eventoL’impegno che l’Arci ha profuso, per evitare che le errate modifiche alla nostra Costituzione avessero conseguenze imprevedibili sulla sovranità popolare e sulla rappresentanza, è stato premiato con un risultato inaspettato sia nella partecipazione che nell’esito.

Siamo partiti sapendo che sarebbe stata una campagna referendaria quasi impossibile, ma non potevamo astenerci da esserne parte attiva vista l’attenzione che da svariati anni poniamo sul tema. E lo abbiamo fatto con i nostri metodi, favorendo la conoscenza dei contenuti in un dialogo sempre aperto e corretto. Siamo rimasti nel campo dei contenuti, come accaduto più volte anche nel passato. Ma siamo anche consci che sul risultato complessivo hanno pesato le sofferenze quotidiane della gente ed anche il desiderio di dare un “voto politico” all’esecutivo.

Questi “pesi”, questa protesta sociale che si è manifestata in maniera imponente, va contrastata accrescendo la democrazia e riducendo le diseguaglianze, non mettendo in campo arroganza e populismo come spesso abbiamo visto, in una campagna troppe volte oltre toni accettabili

La democrazia ha bisogno del suo tempo, del suo coinvolgimento se non vuoi avere un rigetto. L’aver forzato il percorso della riforma, l’averci messo l’infinito mondo, l’aver legato ad essa una pessima legge elettorale, l’aver personalizzato la riforma verso il consenso al leader, l’aver agitato paure, l’aver risposto al populismo con populismo non ha dato un risultato, anzi ha provocato e manifestato un forte disagio.

Ora come Arci dobbiamo continuare nel nostro compito che è quello innanzitutto di favorire il fatto che la nostra Carta Costituzionale venga interamente applicata perchè i valori in essa contenuti oggi non lo sono completamente : la lotta alla diseguaglianza, il lavoro, la partecipazione ecc. Noi lavoreremo per questo e nessuno può intestarsi il nostro “no” se non chi è interessato a ritessere il rapporto tra la società e la politica, una politica che sia realmente di sinistra e che ricacci all’indietro il populismo e la xenofobia. E qualche compagno di viaggio è già con noi: l’Anpi, la Cgil., Libertà e Giustizia, Libera e tante e tanti cittadine e cittadini.

E i nostri compagni di viaggio sono quelli che si rispecchiano in queste parole di Calamandrei: “Per fare buona politica non c’è bisogno di grandi uomini, ma basta che ci siano persone oneste, che sappiano fare modestamente il loro mestiere. Sono necessarie la buona fede, la serietà e l’impegno morale. In politica la sincerità, la coerenza, che a prima vista possono sembrare ingenuità , finiscono alla lunga con l’essere un buon affare”. [Massimo Cortesi, presidente Arci Lombardia]

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