Auguri al Circolo Pessina

Le acque e i canali leonardeschi, l’Abbazia cistercense, il parco della Vettabia, la valle dei monaci.  Chiaravalle è un piccolo gioiello incastonato dentro Milano, in un’area, quella della zona 5 a sud ovest della città, a forte identità industriale, colma di autostrade, svincoli, rotatorie e centri commerciali. Pare strano, al visitatore, che possa esistere, in un territorio fortemente metropolitano, un’oasi dove ancora si producono in cascina prodotti della terra e  la gente, nella bottega dell’abbazia, cerca marmellate, saponi e birre artigianali.

Accorpato a Milano nel 1924, il borgo di Chiaravalle, ha vissuto questi 100 anni come una eccezione nello sviluppo della “capitale morale”. Sette chilometri da piazza Duomo, un chilometro e mezzo dalla fermata Rogoredo della line gialla, Chiaravalle è raggiungibile con difficoltà dai mezzi pubblici, limite che rende gli abitanti del “borgo” un po isolati dal resto della città.

Nel vecchio comune, smantellato nel 1924, trovano ora sede una scuola materna e il Circolo Arci Pessina. Il Circolo, con una storia, lunga quasi 70 anni è intestato a Francesco Pessina, militante socialista ucciso dai fascisti nel 1922.

Luogo di incontro, ma anche di servizio per i cittadini del Borgo, il Circolo ha una vasta dimensione fatta da un giardino, da un edificio dove ha sede un bar e una cucina, da una tecno struttura per i concerti e le grandi iniziative, da un campetto da calcio e da un piccolo bosco che contiene quasi tutte le specie di piante della zona.

Il Circolo ha vissuto nel 2017 una crisi profonda che ha obbligato il Comitato Arci di Milano a commissariarlo. Impresa sempre molto difficile e dolorosa perchè è sempre è doloroso  sospendere la normale vita associativa cercando un risanamento che faccia tornare i conti ma nel contempo riesca a produrre iniziativa e, soprattutto, avvicini le persone.

Dopo 389 giorni di commissariamento possiamo dire che gli obiettivi sono stati centrati. Il Circolo, dopo 4 mesi di porte chiuse, è stato riaperto e ha da subito svolto una prima funzione: luogo di incontro per gli anziani della zona. In pochi mesi, dal nulla, si è riusciti a creare una programmazione di spettacoli davvero di qualità: da Max Manfredi a Claudio Sanfilippo, da Veronica Sbergia a la Gnola band. Mitica è ormai la discoteca del sabato di DJGio. Nei locali del Circolo si è concluso il festival delle periferie, con quasi 250 persone presenti. Fiore all’occhiello il concerto del “grande” Watermelon Slim. Tutti spettacoli offerti ai soci a prezzi a volte anche inferiori del 75% di quelli praticati nei locali pubblici. Questa politica è stata premiata è in nove mesi i soci sono passati da circa 400 a 685. E le previsioni per il 2019 portano l’asticella verso i mille soci.

Tutto rose e fiori allora? No di certo, molti problemi permangono, dalla necessità di sanare un debito pregresso a quella di interventi di ristrutturazione necessari per rendere i locali del Pessina sempre più accoglienti. Ma la strada intrapresa fa ben sperare. Così il “commissariamento”, dopo 12 mesi, può concludersi l’11 novembre con l’assemblea dei soci che eleggerà un gruppo dirigente autonomo e autorevole.

La scommessa del “commissariamento” è stata vinta. Ora toccherà ai soci fare tesoro di una esperienza difficile ma anche entusiasmante.

Auguri da tutta Arci Lombardia al Circolo Pessina, che, ricordiamo, ha ospitato in aprile il congresso regionale della nostra associazione.

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