La Turchia esce da Istanbul

Grave e preoccupante l’uscita della Turchia dalla Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne.

Arci Lombardia manifesta la sua profonda preoccupazione per la decisione grave della Turchia di abbandonare la Convenzione di Istanbul del 2011 per prevenire e combattere la violenza sulle donne. Il protocollo, impone ai governi di adottare una legislazione che persegua la violenza domestica, gli abusi, lo stupro coniugale e le mutilazioni genitali femminili.

Già nel recente passato i conservatori turchi avevano chiesto l’uscita dalla Convenzione sostenendo che danneggiasse l’unità familiare e favorisse la comunità Lgbt.

Questa scelta renderà ancor più drammatici i numeri sulla violenza contro le donne in Turchia. Secondo i dati della piattaforma turca contro i femminicidi (Kadin Cinayetlerini durduracagiz platformu), nel 2021 sono già state uccise 74 donne per mano di uomini, nel  2020 erano stati contati almeno 300 casi e 171 morti sospette,  nel 2019 c’erano stati 474 femminicidi e nel 2018 440. La scelta del governo turco potrebbe, inoltre, spingere altre realtà oscurantiste a fare pressioni sui governi dei propri paesi perché facciano.

Chiediamo con forza al governo italiano e all’Unione Europea una forte presa di pozione per far tornare il governo Erdogan sui suoi passi. ]Le donne dell’Arci della Lombardia e la presidenza regionale]

[Foto copertina Globalist]

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