Arci Bergamo/ Quando il circolo diventa un rifugio

Il progettoNessuno in strada, sviluppato tra 16 circoli sparsi in 13 regioni, con Arci nazionale come capofila, prevede di fornire ospitalità e vita migliore a chi è in emergenza abitativa, tramite vari Circoli rifugio.

A Bergamo uno di questi è Rosa Agrestis: “rifugio” è uno dei sinonimi di “casa” ed in esso sono racchiusi non solo la necessità di poter usufruire in maniera continuativa di un’abitazione, ma anche il bisogno di una situazione (lavorativa, legale e burocratica) stabile e quello di creare una rete di contatti (sociali e lavorativi) che permettano di mettere radici in un determinato luogo – necessità ancora più stringenti durante il periodo di pandemia.
Il circolo, con il supporto del comitato provinciale, i fondi dell’Istituto buddhista italiano Soka Gakkai e la messa a disposizione da parte del Consiglio della chiesa valdese di Bergamo di un appartamento in comodato d’uso, ha dato il via al progetto insieme a tre ragazzi del Gambia, lavorando insieme a loro, alle reti del territorio e altre realtà associative puntando all’inserimento ed integrazione dei tre, all’ottenimento di un permesso di soggiorno regolare e di un lavoro stabile che possa permettere loro di vivere in maniera autonoma al termine del progetto, ad agosto 2021 (ma nelle intenzioni c’è già la previsione di continuare, includendo sempre più persone e realtà diverse in una rete ampia di mutuo soccorso e solidarietà).

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