D’Antuono/ Con Arci book per valorizzare i circoli

arcibbokAbbiamo chiesto a Enzo D’Antuono, coordinatore del gruppo regionale Cultura  di Arci Lombardia, di evidenziare le prospettive di Arci book dopo l’importante incontro del 17 ottobre al Maite di Bergamo.

L’incontro di Bergamo ha lanciato la nuova stagione di Arci Book Lombardia. Cos’è Arci Book? Quale obbiettivo si prefigge?

l’Arci nella sola Lombardia conta almeno 40 circoli che svolgono attività in campo letterario, presentazione di libri, bookcrossing, fino ad arrivare alla gestione di vere e proprie librerie. arci book si propone di essere un punto di coagulo di queste esperienze e uno strumento per valorizzarle e farle crescere.

Perché l’Arci è per una nuova cultura della sinistra fondata anche sui libri? Perché con i libri quando il conformismo anche a sinistra sembra optare su stringhe di testo molto più brevi, non più di un tweet?

L’Arci è per la cultura della lettura indipendentemente dalla sua collocazione politica: leggere è prima di tutto un modo di recuperare un alfabeto che va perdendosi, è un modo per recuperare tempo per se stessi. Essere in controtendenza è nel Dna di questa associazione, non certo per snobismo, ma perchè, oggi più che mai c’è un gran bisogno di cultura in un paese che va sempre più imbarbarendosi. Se non ci proviamo noi chi può farlo?

Quali saranno i prossimi passi della rete Lombarda?

Proseguiamo ancora nel lavoro di contatto per facilitare l’emersione delle realtà che compongono la galassia Arci perché è proprio dai nostri circoli che arrivano le idee più stimolanti. Faccio l’esempio di No rogo,  la manifestazione nata in un circolo di Cremona, diventata iniziativa regionale e il prossimo anno potrebbe diventare nazionale.

[Jlenia Luraschi, ecoinformazioni]

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