L’Italia è contro i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza?

La Legge di Stabilità conferma il taglio del 27% al Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza. Persa un’occasione per il rilancio di sistema di welfare ormai al collasso

La Legge di Stabilità prevede di mantenere i tagli subiti dal Fondo Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza con gli interventi dei Governi precedenti. Negli ultimi 2 anni il Fondo è stato infatti decurtato del 27% e negli ultimi 5 anni di quasi il 35%! Il Governo in carica mantiene questo taglio. Una scelta miope che, a dispetto di annunci e slogan anche recenti, impedisce di investire sulla promozione del Benessere e dei Diritti dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze. Le poche risorse di questo Fondo – lo ricordiamo -vanno alle 15 maggiori città italiane e finanziano l’aggregazione sociale, i servizi sociali ed educativi, gli spazi per mamme e bambini, la tutela dei diritti e tutto quanto compreso nella Legge 285/97. Una riduzione così pesante sta già incidendo in modo significativo sui bilanci dei Comuni, di fatto cancellando interventi importanti che si svolgono in prevalenza nelle periferie, con gli adolescenti e i bambini piccoli, sulle strade; produce perdita di posti di lavoro, specialmente per giovani, aggiungendo danno a danno.

Il taglio di risorse è aggravato dalla completa mancanza di strategia del nostro Paese nelle politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza, che procedono invece per spot e per emergenze successive, senza che vi sia una reale visione strategica per la tutela e la promozione dei Diritti che invece sono Legge dal 1991. Non è stato infatti elaborato il Piano Nazionale Infanzia e Adolescenza (previsto per legge e assente da oltre tre anni); il Fondo per i Nidi è stato finanziato unicamente togliendo risorse alle Politiche Sociali; gli stanziamenti per le politiche per la famiglia sono da anni fermi a cifre irrisorie e il ‘bonus bebé’ si configura come una misura che non promuove né Diritti, né Benessere, né servizi, disperdendo risorse preziose. Stiamo infine ancora aspettando i ‘Livelli Essenziali’, di cui si parla da più di 10 anni e che dovevano supplire al primo grande taglio del Fondo Nazionale Infanzia avvenuto nel 2003, che era allora di 150 Milioni, quando il 70% del Fondo per l’Infanzia fu trasferito alle Regioni (per poi scomparire insieme al resto delle politiche sociali) senza essere vincolato sull’Area Infanzia e Adolescenza.

In 10 anni lo Stato Italiano ha di fatto cancellato l’80% del Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza!

Il Welfare non può essere solo uno slogan! Le Risorse vanno utilizzate per garantire la promozione di Diritti e Benessere. La continuità nei tagli, invece, fa pagare sempre coloro che hanno meno voce, che non possono fare pressione, che subiscono i danni di una disattenzione che si ripete immutata, anno dopo anno, Governo dopo Governo, annuncio dopo annuncio!

Esortiamo il Parlamento a ripristinare la totalità del Fondo Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza ai livelli del 2009, a partire dall’aggiunta di 16 Milioni al Fondo Nazionale Infanzia rispetto alle previsioni della Legge di Stabilità 2015/2017. [Massimo Cortesi, presidente Arci Lombardia e presidente Arci Bergamo]

 

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