Più mutualismo e conflitto sociale: a RiMaflow per costruire l’alternativa
Sabato 16 settembre negli spazi di RiMaflow di Trezzano Sul Naviglio si è tenuta una tappa della Carovana dei mutualismi. L’assemblea è stata occasione di condivisione di spunti e approcci per un rinnovato mutualismo, che porti anche un terzo settore a maggiore conflitto sociale nel rifiuto di fare da stampella al fallimento neoliberista.
Il contesto socio-economico attuale richiede un’analisi attenta e un approccio innovativo alla costruzione di un futuro sostenibile. Nel cuore di questa discussione si colloca un rinnovato mutualismo, portato come tema in tutta Italia con la Carovana dei mutualismi che il 16 settembre 2023 ha fatto tappa a RiMaflow, per dialogare insieme ad Arci, Gkn e altre realtà, di prospettive di lotta e mutuo appoggio.
La collaborazione e lo scambio reciproco come pilastri fondamentali per affrontare le sfide del presente e per un cambiamento significativo che porti alla costruzione di alternative, attraverso una solidarietà contro e una solidarietà per. Il mutualismo come opportunità per costruire una rete di sostegno e antidoto al depauperamento del welfare.
Gigi Malabarba di RiMaflow, le compagne e i compagni di Gkn, Arci nazionale, Arci Milano, Arci Lombardia, Brigata Basaglia e RiMake hanno portato i propri punti di vista su cos’è il mutualismo, su quanto è stato fatto e quanto c’è ancora da fare. Durante l’assemblea sono state citate le esperienze positive di ResQ sulla questione migratoria e Gkn su quella della reindustrializzazione dal basso. Attività che coinvolgono la comunità nel processo di solidarietà dei più fragili e di rinascita economica. Con l’Arci in prima fila.
Ma non solo. Si è rimarcata l’importanza di affrontare anche le sfide psicologiche e le condizioni dei lavoratori per garantire una trasformazione sostenibile, completa e inclusiva. Al centro lo Statuto dei lavoratori, che va oltre il periodo di lavoro e si estende all’organizzazione del tempo liberato, richiamando alle radici delle Società di mutuo soccorso (Soms). E da qui la necessità di tornare alla rinascita di spazi dedicati ai lavoratori, fondamentali per garantire un ambiente gestito e orientato dalla stessa forza lavoro. Una vocazione che nel tempo è stata persa dai corpi intermedi e che serve ritrovare. In questo contesto, si è detto durante l’incontro, Arci assume un ruolo cruciale nel promuovere una cultura di conflitto costruttivo: attraverso l’organizzazione di circoli e luoghi di incontro per il confronto e la discussione, contribuendo così a una maggiore consapevolezza politica e sociale.
La creazione di reti e collettivi rappresenta una forma di mutualismo che va oltre il mero scambio di diritti. E sempre all’interno di Arci la delegazione dedicata al mutualismo è stato un passo importante, insieme al glossario dei concetti-chiave presentato a RiMaflow, verso la strutturazione di una rete nazionale di supporto e collaborazione che possa portare una parte di terzo settore a uscire dall’ottica di stampella di un sistema ormai fuori dalla storia come è il neoliberismo.
Così il mutualismo e il conflitto sociale si rivelano complementari nella costruzione di un futuro più equo e sostenibile nell’ottica di una reale trasformazione sociale. Attraverso la creazione di reti e la valorizzazione di quanto già esiste si aprono nuove prospettive per un cambiamento positivo. In questo senso, anche questa tappa della Carovana dei mutualismi ha individuato dei punti importanti da fissare nella definizione di un altro mondo possibile. [Daniele Molteni, ecoinformazioni]