Albania/ Arci: propaganda del governo a spese degli italiani
Albania, Arci: ennesima iniziativa di propaganda del governo a spese degli italiani. Adesso se la prendano con le toghe europee Era prevedibile che questa commedia messa in atto dal governo sarebbe finita così. C’erano sentenze precedenti e anche una sentenza della Corte di Giustizia Europea e loro lo sapevano. Ma non hanno rinunciato a produrre l’ennesima iniziativa di propaganda elettorale a spese degli italiani. Adesso faranno, come già in passato, un nuovo attacco alla magistratura. Ma sono loro che hanno un impulso irrefrenabile verso atti illegittimi. Non riescono ad accettare che anche chi governa deve rispettare la legge. Non conoscono la differenza tra comandare e governare. Noi lo avevamo già previsto e denunciato. [Intanto alla missione internazionale in Albania per illustrare la follia antidemocratica, illegale e incivile della deportazione imposta dal governo meloni partecipa anche l’Arci con il presidente di Arci Milano Maso Notarianni della presidenza Arci Lombardia].
Il fatto che molti governi europei guardino con attenzione questo cinico esperimento italiano, non rende il protocollo con l’Albania né legittimo né utile. Adesso però si fermino e chiudano definitivamente questa brutta pagina per la storia italiana.
Se devono prendersela con qualcuno, il governo e la maggioranza, se la prendano con la Corte di Giustizia Europea e non con il Tribunale di Roma e i nostri magistrati. Le sentenze della Corte di Giustizia sono vincolanti per i tribunali di tutta l’UE e anche per i governi. I giudici della Camera Grande sono 15, nominati dai governi, e quello italiano è solo uno.
Quindi se devono prendersela con le toghe rosse se la prendano con le toghe europee e non con quelle italiane. [Arci nazionale]