Arci Lombardia antifascista con Liliana Segre

Massimo Cortesi presidente Arci Lombardia denuncia la gravità dell’attaco della destra eversiva a chi rappresenta i valori della Costituzione nata dalla Resistetenza. “Il giorno in cui viene assegnata la scorta a Lilliana Segre, vittima di continue minacce via web, e di vergognose “manifestazioni di stampo fascista” come l’ultimo striscione di Forza Nuova esposto all’esterno di un luogo di Milano i cui avrebbe portato la sua testimonianza , dobbiamo anche ingoiare l’assoluzione di due esponenti di Forza Nuova (ancora loro) da parte del tribunale d’Imperia in quanto per il giudice monocratico il saluto romano e il grido presente, durante la celebrazione delle vittime della Rsi a Sanremo, non costituisce reato.

Parrebbe un ossimoro questa doppia realtà invece purtroppo negli ultimi tempi si manifesta con troppa frequenza.

Siamo insomma davanti ad un mondo alla rovescia anche grazie ad una parte della politica che ha pensato troppo superficialmente che il fascismo non appartenesse più ai nostri tempi, mentre un’altra parte ha “lisciato il pelo” ad un’area sempre più vasta di odiatori antisemiti, omofobi e razzisti che è un errore pensare siano confinati in minuscoli contenitori come Casa Pound o Forza Nuova, ma che sono invece una parte importante della società.

E come non leggere dunque negativamente la scelta dei senatori di destra di rimanere seduti davanti alla testimonianza vivente di una tragedia immane? Come si può non sussultare davanti all’iniziativa di alcuni consiglieri comunali di Verona che invece di agire per togliere dalla curva ultrà i simpatizzanti neofascisti e neonazisti vogliono una azione giudiziaria contro Balotelli ? Come può un leader politico poi cercare di denigrare una persona perché ricca, e sicuramente con un carattere originale, mettendola in un paragone assurdo con gli operai dell’Ilva? Come non ci si può allarmare se una mamma grida ad un bambino “negro di merda”? Ma di esempi di odio e di violenza ne abbiamo purtroppo troppi e in continua crescita.

Siamo perciò in una fase molto pericolosa, in un momento dove in primis la politica deve prendersi le sue responsabilità difendendo la democrazia da queste forme di intolleranza. Forme che si ampliano sempre più in tutta Europa, o che si manifestano ancora tristemente in luoghi come il Cile. Forme che portano Dresda a dichiarare lo stato d’emergenza nazista.

Non penso certo che torneremo ad una dittatura come quella del ventennio ma non è accettabile, non è assolutamente accettabile, che oggi una persona che ha rischiato di morire in un campo di sterminio e che ha tatuata sulla sua pelle quella tragedia, debba vivere sotto scorta assediata da da questi nuovi fascisti 2.0. Non è assolutamente accettabile che queste figure immonde abbiamo agibilità politica e cittadinanza e riducano la qualità della nostra democrazia.

Noi continueremo a ricordare , giorno dopo giorno i fondamenti della nostra Costituzione e della democrazia. E la fantastica reazione di ieri della gente di Centocelle all’ennesimo attentato alla libreria-spazio sociale “La Pecora Elettrica” fa ben sperare” [Massimo Cortesi, presidente Arci Lombardia].

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