L’associazionismo non abbandona ma viene abbandonato


Ieri ennesimo schiaffo, mortale in molti casi, all’associazionismo con la bocciatura alla Camera degli emendamenti di proroga della garanzia al credito anche per il nostro mondo. Un atto grave ad un mondo che anche durante la pandemia è sempre stato in prima linea per sostenere la comunità sia nella fase di emergenza con la consegna di farmaci e pasti alle persone fragili, pacchi alimentari per le famiglie in difficoltà, gli sportelli di consulenza, l’aiuto messo in campo durante la campagna vaccinale contro l’influenza ed anche per la somministrazione dei tamponi rapidi, le attività ricreative e culturali per le Rsa, l’allestimento estivo dei centri ricreativi per bambine e bambini in massima sicurezza.

Ma è anche continuata l’attività culturale e di promozione sociale , che è parte fondante della nostra vita, utilizzando tutti gli strumenti disponibili per garantire la massima sicurezza, come le attività webinar, per non abbandonare le centinaia di migliaia di associati e le tante cittadine e cittadini che ci seguono.
E questo avviene dopo quasi un anno di chiusura delle nostre strutture con ristori previsti ma che ad oggi non sono stati erogati e che sono inadeguati, e lo stesso vale per le risorse messe a disposizione delle Regioni ma che ad oggi la Lombardia, diversamente da altre Regioni, non ha ancora distribuito.
Una vicenda vergognosa che deve indignare tutta la cittadinanza per il rischio del venir meno di migliaia di presidi di solidarietà, mutualismo, volontariato, contrasto alla povertà culturale e materiale preziosi per le nostre comunità
L’Arci continua a gridare NO! a misure inaccettabili, non solo per se stessa, ma per tutto il mondo associativo e a chiedere al più presto soluzioni concrete per garantire la sopravvivenza dell’associazionismo. [Massimo Cortesi, presidente Arci Lombardia]

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