Arci servizio civile/ Memoria

Noi, tutte/i coloro che s’impegnano nel Servizio Civile, dalle associazioni socie ai ragazzi e alle ragazze, che hanno scelto questa esperienza, cogliamo l’importanza della Giornata della Memoria, istituita dall’Italia nel 2000 e dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 2005. Il 27 gennaio nel 1945 l’Armata Rossa liberò il campo di sterminio di Auschwitz.

Ricordiamo, con un pensiero dolente e reverente, tutte le vittime della Shoah, una parola biblica il cui significato letterale è “tempesta devastante” e che indica lo sterminio del popolo ebraico durante gli anni della seconda guerra mondiale.

Sei milioni di ebrei, fra il 1939 ed il 1945, furono uccisi dai nazisti nei campi di concentramento e di sterminio, ad Auschwitz, a Birkenau, a Maidanek, a Dachau, a Bergen Belsen ed in altre decine di luoghi di prigionia e di morte: uccisi con la fame, il freddo, le malattie non curate e, dal 1942, con le camere a gas, in uno sterminio pianificato fino all’ultimo dettaglio. Ricordiamo anche i deportati rom, omosessuali e lesbiche, i deportati politici vittime della ferocia nazista.

Il ricordo dello sterminio degli ebrei, della distruzione della cultura yiddish dell’Europa orientale, il tentativo di cancellare un popolo dalla faccia della terra siano di monito contro l’antisemitismo, una piaga plurisecolare che i nazisti hanno sviluppato con ferocia inaudita.

Prendiamoci qualche minuto per pensarci, per commemorare, per confermare l’impegno a respingere l’antisemitismo così come ogni altra forma di discriminazione.

Ci siano di monito le parole di Primo Levi che aprono “Se questo è un uomo”. [Ersilia Brambilla, presidente di Asc Lombardia]

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