8 marzo/ Como/ intrecciat3

Arci nel 2024 dedica la Giornata internazionale dei diritti delle donne a tutte quelle donne che in tutto il mondo lottano tutti i giorni per i diritti di tuttɜ, con lo slogan “Le città sono di tuttɜ”. Vogliamo rivendicare il diritto a vivere tutti gli spazi con i nostri corpi non maschili: le donne, le ragazze, le soggettività non binarie vogliono finalmente vivere la città, i territori più marginali, la casa, di giorno e di notte, senza paura.

Riteniamo urgente immaginare lo spazio come un’infrastruttura per il benessere di tuttɜ, ribaltando il paradigma degli spazi, pensati per la produzione, per mettere al centro la vita quotidiana e la cura, quale antidoto alla società del profitto, all’impoverimento delle relazioni, alla distruzione del pianeta e anche alla crescita delle disuguaglianze. Ripensare le molteplici dimensioni dell’abitare – interconnesse e strettamente legate all’aumento delle disuguaglianze, in termini di accesso al reddito, al welfare, all’istruzione, alla sanità, alle crisi sociale e ambientale – implica ripensare la qualità della vita tanto negli spazi urbanizzati quanto nelle aree interne e marginali, e dunque immaginare la società che vorremmo. E lottare per costruirla.

In questo 8 marzo non possiamo dimenticare anche chi, a causa delle guerre, non ha più una casa. La guerra non è mai una soluzione ma, prepotentemente, continua a fare la storia, con il rischio sempre più concreto che la “guerra a pezzi” si trasformi in guerra globale e nucleare. La guerra è piuttosto una delle principali cause delle crisi da cui il nostro sistema e la nostra società non riescono più a liberarsi, perché invade ogni ambito e spazio. Devasta vite, ambiente, democrazie e, come ci ha insegnato Hannah Arendt, «non restaura diritti, ridefinisce poteri».

Il gruppo Politiche di genere dell’Arci aderisce allo sciopero, promosso dal movimento Non una di meno e indetto dalla Flc Cgil – Federazione delle lavoratrici e dei lavoratori della conoscenza, da alcune Federazioni regionali della Funzione Pubblica e della Fisac, e dai sindacati di base.

L’8 marzo saremo nelle piazze nelle manifestazioni transfemministe, il 9 marzo saremo in piazza a Roma per chiedere prima di tutto il Cessate il fuoco a Gaza, accanto anche a tutte le donne che continuano a tessere tele con fili tenaci, anche in questi tempi bui di guerra.

Saremo anche nei nostri Circoli ad aprire discussioni sulle politiche femministe, anche in vista delle elezioni amministrative e europee di primavera.

Lo faremo a partire dal documentario “NILDE IOTTI, IL TEMPO DELLE DONNE”, diretto da Peter Marcias (Italia, 2020, 80′), che, insieme a UCCA, abbiamo scelto di proporre per celebrare la Giornata internazionale delle donne, nella convinzione che l’eredità politica di una delle 21 Madri costituenti, prima presidente donna della Camera, non ci vincola al passato, ma sprona noi che la riceviamo a praticare politiche di genere legate al tempo presente.

La campagna di comunicazione sull’8 marzo è stata realizzata in collaborazione con Rita Petruccioli, illustratrice e fumettista romana dallo stile unico e immediato, già autrice di diversi progetti e illustrazioni a sostegno di realtà femministe e di centri antiviolenza. Il suo lavoro spazia tra magazine, advertising, libri per bambini e fumetti.

Nella settimana della Giornata internazionale della donna, numerose le iniziative dei circoli Arci della provincia di Como (condivise anche nel calendario della rete Intrecciat3): film, musica, cultura e socialità per riflettere, approfondire, sensibilizzare e rendere attuali, potenti e vive le discussioni sulle tematiche di genere.

Lunedì 4 marzo
alle 21 / I Lunedì del cinema del circolo Arci Xanadù, allo Spazio Gloria (via Varesina 72, Como)
Proiezione del film documentario Il popolo delle donne di Yuri Ancarani
Sarà presente il regista per un incontro con il pubblico. Tutte le informazioni sul sito del circolo.

«Il film evidenzia il rapporto fra la crescente affermazione sociale delle donne e l’aumento della violenza sessuale maschile: un fenomeno opposto a quanto generalmente si supponeva. Protagonista è Marina Valcarenghi, psicoterapeuta e psicoanalista con quarantacinque anni di lavoro clinico sulle spalle. Per prima ha introdotto la psicoanalisi in carcere, lavorando nei reparti di isolamento maschile con detenuti in gran parte condannati per reati di violenza sessuale. Dalla sua esperienza, ancora in corso, Valcarenghi ha potuto osservare come l’insicurezza femminile sopravviva e proporre un’analisi lucida e feconda di nuove possibili direzioni».

Venerdì 8 marzo 

Alle 15, al circolo Pensionati Sennesi (via Roma 46, Senna Comasco)
Proiezione del film Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli.

«Speriamo che sia femmina è un ritratto di una famiglia borghese allargata, come ce ne sono tante al giorno d’oggi, in cui i toni della commedia convivono con quelli drammatici di ogni esistenza umana trovando l’equilibrio in un tono medio, favorito dal contesto un po’ irreale della vita di campagna. Rispetto alla commedia all’italiana gli angoli sono più smussati, uniformati da uno sguardo meno aggressivo, più attento ai chiaroscuri che alle sottolineature» [Mario Monicelli]

Dalle 19,30, al circolo Arci Xanadù, Spazio Gloria (via Varesina 72, Como)
aperitivo in musica con Laura B & Nicola Gallo: storie di donne e punti di vista in merito alle scelte, la vita e le relazioni.
Alle 21, proiezione del film documentario Smoke Sauna – I segreti della sorellanza di Anna Hints.
Tutte le informazioni sul sito del circolo.

«Nelle tenebre di una “smoke sauna” – la tipica sauna a fumo e vapore di origine finlandese – un gruppo di donne condivide la narrazione delle esperienze più intime, gioiose o drammatiche e nello scorrere delle ore instaura un profondo senso di “sorellanza”. Grazie ad un forte senso di comunità, le protagoniste del film si spogliano della vergogna intrappolata nei loro corpi e riacquistano la consapevolezza della loro forza femminile.»

dalle 19,30 al circolo Arci di Mirabello (via Tiziano 5, Cantù)
concerto della cantautrice Carla Fucci e PizzArci.
Tutte le informazioni sul sito del circolo.

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