La solidarietà non si sequestra/ Autodenuncia: Sono dell’equipaggio della Mare Jonio

Arrestate anche noi, arrestate tutti gli iscritti all’Arci (sono un milione), partite da quelli comaschi sono solo qualche migliaio o se volete partite dai dirigenti, da me che sono presidente dell’Arci di Como. Siamo tutti “armatori” di quella Mare Jonio di Mediterranea che ha prestato soccorso ai naufraghi (non clandestini ma esseri umani).  La solidarietà non si arresta, non spegne i motori, non consegna le vittime a chi vuole utilizzarle come carne da macello per la propria voglia di potere, di strapotere.

Io personalmente  insieme a tutta  l’Arci  ringrazio l’equipaggio della Mare Jonio che anche per noi non ha ceduto alla violenza potenzialmente assassina della politica delle interiora. Noi non ci giriamo dall’altra parte e non ci stiamo a riportare i naufraghi nei  lager libici per assecondare l’onda più deteriore dell’egoismo criminale della cattiva politica. Grazie a Mediterranea altre persone sono state salvate (non sono le prime) io e tutta l’Arci siamo equipaggio di quella nave, alcuni in mare, altri a terra.  Se volete perseguire la loro azione perseguitate anche noi.  Siamo ugualmente innocenti.

Il pacifismo, la nonviolenza l’azione civile per la legalità sancita dalla Costituzione,  dalle leggi del mare, dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dalla storia stessa della civiltà umana non possono essere annichilite da chi non sa o non vuole essere semplicemente un essere umano e vuole impedire a tutti gli altri di restare umani.

 [Gianpaolo Rosso, presidente Arci Como]

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