CcP e ResQ/ Non ci sono clandestini, solo naufraghi e esseri umani

Il presidente e l’intero consiglio direttivo del Coordinamento comasco per la Pace non commentano la provocazione razzista alla mostra di Fino Mornasco sul diritto dei naufraghi di essere soccorsi preferiscono dedicare «le nostre parole, ma soprattutto le nostre azioni a sostenere e promuovere iniziative di Pace e solidarietà». Stessa opinione di Resq che dichiara: «i contestatori sicuramente non andranno alla mostra! Ma voi potete visitarla, domani e dopo, con “entrata libera e cuore libero” (qui sotto la locandina). E nemmeno sosterranno ResQ, peccato! Per loro, soprattutto, perché salvare vite è bellissimo».

Il Coordinamento comasco per la Pace da molti anni è impegnato in attività che riguardano i temi della Pace e dei Diritti umani. È affiancato e sostenuto da più di 40 associazioni e più di 20 Comuni della nostra provincia. Tra questi, il Comune di Fino Mornasco, sul cui territorio è ubicata la sede, e con cui abbiamo un’ottima collaborazione, tanto da poter contare da molti anni un suo rappresentante nel Consiglio del CcP. Sostenere la pace e cercare di contrastare le violazioni dei Diritti umani implica fare delle scelte: per esempio, il contrasto alla produzione e alla vendita delle armi e il sostegno a tutte alle popolazioni e a tutte le persone vittime che conseguenze delle guerre e delle ingiustizie. L’iniziativa che viene proposta in questi giorni a Fino Mornasco va proprio in questa direzione: dare sostegno a chi salvaguarda la vita e i diritti di chi si trova in pericolo nel Mediterraneo. Quanto accaduto ieri non ha bisogno di essere commentato. Preferiamo dedicare il nostro tempo, le nostre parole, ma soprattutto le nostri azioni a sostenere e promuovere iniziative di pace e solidarietà.Siamo e restiamo convinti che la pace si costruisca con la pace». [Roberto Caspani, Arnaldo Chianese, Niccolò Introzzi, Giovanni Molteni, Simone Moretti, Valentina Orsucci, Giovanna Tedone].

«Alcuni esponenti di un circolo di Fratelli d’Italia sono andati a contestare l’allestimento della mostra sui soccorsi in mare di ResQ organizzata dagli amici di Como, che si tiene 19 dicembre e dopo all’Ottagono di Fino Mornasco. Hanno appeso uno striscione, come abbiamo letto su Como zero. Potremmo fare diverse osservazioni, a partire dal fatto che in mezzo al mare non esiste alcun “clandestino”, esistono solo “naufraghi” ed “esseri umani”, per arrivare al fatto che “casa nostra” è l’Italia, e la nostra Costituzione è molto chiara sui doveri di accoglienza e di solidarietà.Ma non abbiamo tanta voglia adesso di spiegare tutte queste cose ai contestatori di Fino Mornasco, perché siamo troppo impegnati a praticare diritti e preparare la prossima missione. A proposito, i contestatori sicuramente non andranno alla mostra! Ma voi potete visitarla, domani e dopo, con “entrata libera e cuore libero” (qui sotto la locandina).E nemmeno sosterranno ResQ, peccato! Per loro, soprattutto, perché salvare vite è bellissimo. Voi invece potete farlo qui, se volete – https://support.resq.it/donazioneP.S. E no, figuriamoci se ci facciamo intimidire. Avanti tutta». [ResQ]

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