25 aprile/ Si potrebbe, si dovrebbe, si deve!/ L’Arci c’è/ APPUNTAMENTO ALLE 13 A MILANO

Vi aspettiamo a Milano il 25 aprile nel coloratissimo spezzone dell’Arci che stiamo organizzando. L’appuntamento è alle 13 in Corso Venezia, angolo via Palestro (MM Palestro) dove saremo visibili con un camion dell’Arci e le nostre bandiere. Il percorso, ancora in via di definizione, si dovrebbe snodare attraverso San Babila, Corso Matteotti, Piazza della Scala, via Manzoni per concludersi a Piazza Duomo. Vi attendiamo numerosi per questa quanto più necessaria mobilitazione.

Care compagne e cari compagni, c’è stato il 25 aprile del 45, la liberazione dal nazifascismo. C’è stata, figlia di quella vittoria, la Costituzione italiana, indicata dai suoi estensori come un cammino da seguire per arrivare – un giorno – ad un Paese più giusto, più bello, più felice. Un Paese costruito sulla Pace.

Per qualche tempo, quella strada si è seguita, e si sono concretizzati parte di quei diritti che la Costituzione ci diceva di attuare. 

Poi c’è stata la controffensiva dei potenti, dei ricchi, dei padroni. 

E chi ci doveva rappresentare non sempre è stato in grado di farlo, anzi, lo scivolamento sempre più a destra per inseguire le paure di un Paese smarrito si è via via concretizzato, lasciando che sul lavoro, sui diritti, sulla scuola, sulla cultura, sulle differenze di genere, sull’immigrazione si tornasse indietro di decenni.

Il 25 aprile del 2024 lo affrontiamo in un contesto del tutto inimmaginabile fino a qualche anno fa; la maggioranza del Governo è sorretta politicamente da un partito con una storia salda alle spalle; ha un’organizzazione che ha attraversato il novecento, ha un’ideologia, conservatrice e regressiva sui diritti. E’ una destra che non riesce a pronunciare la parola antifascismo perché è educata al revisionismo storico e culturale e soprattutto perché non ha contribuito storicamente a scrivere la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza. La guerra in Ucraina prima e oggi anche in Palestina ha poi svelato inequivocabilmente quanto la subalternità atlantica si equilibri con una tensione eurocritica tenuta assieme da una narrazione continua della nazione comandata da un capo che parla direttamente al popolo. Una destra violenta che fa della repressione il suo metodo di governo. 

E in tutto questo contemporaneamente c’è lo scivolamento sempre più marcato a destra dell’intera Europa, c’è l’impazzimento di un popolo che torna ad accettare la guerra come uno strumento inevitabile quando non utile o giusto per dirimere le controversie tra i popoli; che torna a delirare di patrie da difendere, di muri da erigere e che negli anni ha trasformato il Mediterraneo in un campo di sterminio. Si torna a parlare di economia di guerra nel continente che ha tragicamente vissuto ben due guerre mondiali. 

Uno smarrimento che ci porta ad accettare che tra una donna e un uomo, così come tra un lavoratore straniero e uno che ha avuto solo la fortuna di nascere dall’altra parte del mare ci sia differenza di salario. E che sia accettabile e normale qui reprimere chi prova a rivoltarsi con la violenza e i manganelli. E altrove, come oggi a Gaza e in altre parti del mondo, sia accettabile sterminare nuovamente un popolo intero. 

La destra che ci governa, impregnata di fascismo, prova a espellere dalla gestione del potere chi vuole provare a cambiare lo stato di cose presenti, promettendo al popolo governi forti e una nuova costituzione che renderebbero ancora più difficile il cambiamento necessario. 

Ma arrendersi al presente è il modo peggiore per costruire il futuro ci ricordava spesso Tom Benetollo; per questo ci vuole qualche cosa di più rispetto alla celebrazione di una vittoria della nostra libertà. 

Per questo l’appello de Il Manifesto è importante e va raccolto; per questo oggi più che mai è necessaria una grande manifestazione nazionale in occasione del 25 aprilePer questo come Arci ci sentiamo impegnati in questa direzione, come sempre con spirito aperto e inclusivo per continuare a sentirci dalla parte giusta della vita. Ora e sempre (nel seguito l’intervista rilasciata a il Manifesto da Walter Massa in risposta all’appello).

Vi aspettiamo a Milano il 25 aprile nel coloratissimo spezzone dell’Arci che stiamo organizzando. L’appuntamento è alle 13.30 in Corso Venezia, angolo via Palestro (MM Palestro) dove saremo visibili con un camion dell’Arci e le nostre bandiere. Il percorso, ancora in via di definizione, si dovrebbe snodare attraverso San Babila, Corso Matteotti, Piazza della Scala, via Manzoni per concludersi a Piazza Duomo. Vi attendiamo numerosi per questa quanto più necessaria mobilitazione. [Presidente nazionale Walter Massa, presidente Arci Lombardia Massimo Cortesi, presidente Arci Milano Maso Notarianni]

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